ASSAGGIO D’INVERNO A FINE MESE CON NEVE IN APPENNINO…
Amici di Geometeo siamo ormai entrati a nel cuore della stagione autunnale che ha visto un’alternanza di periodi più miti e momenti instabili con temperature anche al di sotto della media.
Nei prossimi giorni avremo un nuovo lieve calo termico, in particolar modo a cavallo del fine settimana, per l’arrivo di aria più fresca di origine artica legata ad una circolazione ciclonica presente sull’Europa centrale. Gli inizi della prossima settimana sarà invece caratterizzata da una circolazione in ambito mediterraneo totalmente differente; si formerà infatti una vasta saccatura ad ovest della Penisola Iberica che richiamerà, verso la penisola italiana, miti correnti meridionali in arrivo direttamente dal nord Africa.
I settori più esposti a questo tipo di correnti risulteranno le regioni meridionali e del versante tirrenico, dove i valori termici si porteranno anche di molti gradi oltre la media con punte che potrebbero sfiorare i +28/+30 sulla Sardegna.
Anche il versante Adriatico soggetto a venti di ricaduta favonica (garbino) vedrà, specie tra martedì e mercoledì, un clima decisamente mite con massime in pianura oltre i +20 gradi. A partire però dalla serata di mercoledì la bassa pressione sull’Iberia tenderà a colmarsi, mentre nel contempo una vasta struttura anticiclonica si affermerà sui settori dell’Europa centro-settentrionale con massimi pressorici intorno ai 1035 hPa sul Regno Unito.

Di norma questo particolare assetto barico, tipico del periodo invernale, determina affondi di aria fredda sull’Europa orientale e sulla Penisola balcanica ma sovente queste correnti fredde tendono poi a raggiungere la nostra penisola, specie i versanti adriatici.
Data questa possibile situazione, la seconda parte della settimana potrebbe vedere una rotazione delle correnti da est nord-est facendo affluire aria via via più fredda sul nostro territorio regionale, dove si genereranno anche nubi con annesse precipitazioni. Stando agli ultimi aggiornamenti tra venerdì 28 e sabato 29 sono previste addirittura isoterme alla quota di 1400 metri attorno ai -2°C che potrebbero portare la quota neve sul nostro appennino anche intorno ai 1000 metri o leggermente al di sotto.
Per ora non vorrei aggiungere altri dettagli, vista la distanza temporale ancora molto elevata nonché l’incertezza dei modelli nell’individuare con precisione l’esatta traiettoria delle masse fredde orientali.
Sicuramente le dinamiche atmosferiche per il fine mese e gli inizi di novembre sembrano vedere configurazione dalle caratteristiche sempre più invernali che, se confermate, porteranno una fase sotto media dal punto di vista termico con l’appennino che vedrà cadere le prime vere nevicate della stagione in deciso anticipo rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni.
A cura di: Francesco Cangiotti
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