RIVOLUZIONE METEO LA PROSSIMA SETTIMANA?

01/01/2017 – Nei prossimi giorni l’alta pressione sarà solo un lontano ricordo: si comincia martedì 3 con la prima perturbazione nord-atlantica; poi da est ecco il grande freddo…

Dopo un mese dominato in lungo e in largo dall’alta pressione, la prossima settimana vedrà, con buona probabilità, una vera e propria “rivoluzione” dal punto di vista meteo. Il primo step di questa “rivoluzione” avverrà nella giornata di martedì 3 gennaio quando il transito della prima perturbazione del nuovo anno, di origine nord-atlantica, determinerà un moderato peggioramento sulla nostra regione dove sono attesi fenomeni diffusi, a tratti anche moderati. Tale sistema perturbato sarà seguito da correnti relativamente fredde di origine nord-atlantica che comporteranno un nuovo calo termico in quota con conseguente abbassamento della quota neve in appennino che si collocherà intorno agli 800-1100 metri, forse qualcosa meno a fine fenomeni. Oltre i 1100-1300 metri sono auspicabili degli accumuli anche di diversi cm. Il tutto si concentrerà tra la mattinata e il pomeriggio di martedì 3 gennaio con successivo graduale miglioramento ad iniziare dal pesarese, specie dal tardo pomeriggio-sera. La ventilazione risulterà moderata o a tratti forte dai quadranti nord-orientali con mare che aumenterà decisamente il suo moto ondoso divenendo molto mosso.

GRAFICA PREVISIONALE PER LA MATTINATA DI MARTEDI’ 3 GENNAIO

GRANDE FREDDO NELLA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA?

Stando alle ultime indicazioni che ci pervengono dai principali centri di calcolo, la seconda parte della settimana vedrà una vera e propria svolta per l’ingresso sul Mediterraneo centrale di correnti estremamente fredde di origine russo-siberiana. La situazione barica vedrà già dal mattino del 5 una decisa espansione lungo i meridiani di un robusto campo anticiclonico che si posizionerà tra penisola iberica, Francia, Isole Britanniche e Scandinavia meridionale. Tale posizione dell’anticicone favorirà la discesa, lungo il suo bordo orientale, di aria molto fredda ed instabile di estrazione siberiana in direzione proprio della nostra penisola. Il contrasto di queste correnti con quelle più miti mediterranee determineranno la formazione di una struttura depressionaria sulle nostre regioni meridionali con ulteriore richiamo gelido in direzione dell’Italia tra i giorni 5 e 6 gennaio.

Data questa situazione quali i possibili scenari sulle Marche? Innanzitutto diciamo che la distanza temporale non ci permette di essere particolarmente precisi nel formulare la previsione e di certo non vogliamo ne illudere o allarmare nessuno in quanto ancora non possiamo essere sicuri dei risvolti di questa irruzione gelida. Tuttavia sembra ormai abbastanza certo che assisteremo ad un evento piuttosto intenso in termini di freddo in quanto le termiche attese risultano essere davvero “gelide” per le nostre parti (-11,-13 a 850 hpa, 1300 metri circa) con valori anche di oltre 10 gradi al di sotto della media! Un’altra considerazione è che sicuramente il contrasto tra masse d’aria di origine opposta determineranno un generale aumento dell’instabilità che potrà essere più o meno marcato a seconda della traiettoria che assumerà il nucleo gelido in arrivo (ad oggi ancora di difficile definizione). Stando alle ultime elaborazioni sembra comunque probabile un buon interessamento della nostra regione, in particolare dei settori centro-meridionali, con possibilità di rovesci nevosi fino a quote molto basse, a tratti anche fin verso alle aree pianeggianti e costiere.

Figura 1 – Carta delle temperature previste per le ore 7:00 del giorno 6 dal modello americano GFS. Valori da brividi previsti sull’Italia, specie lungo il versante adriatico, fino a -12,-13 °C!

Fenomeni previsti tra il pomeriggio-sera del giorno 5 che viste le basse temperature potranno risultare nevosi fino a quote molto basse sulla nostra regione

Vista la distanza temporale e la notevole incertezza direi di non andare oltre con i dettagli. Nel corso dei prossimi giorni pubblicheremo nuovi editoriali sulla base dei nuovi aggiornamenti modellistici.

Colgo l’occasione per augurare nuovamente a tutti un buon 2017.

A cura di : Dott. Alessio Casagrande

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