ORE 7.40 DEL 30 OTTOBRE UN TERREMOTO DI MAGNITUDO 6.5 SCUOTE LE MARCHE!!!
Dopo le due forti scosse che si sono verificate nel cuore dei Monti Sibillini tra il tardo pomeriggio e la serata del 26 ottobre, tutti si aspettavano nuove scosse di assestamento ma nessuno avrebbe immaginato un nuovo terremoto ancora più forte e distruttivo.
Alle ore 7.40 di domenica 30 ottobre un sisma di magnitudo 6.5 con epicentro a Preci (PG) circa 6-7 Km da Norcia scuote tutta l’Umbria e le Marche. Si è trattato di uno dei sismi più intensi degli ultimi trent’anni. Per trovare un terremoto di pari energia infatti dobbiamo tornare al 3 novembre 1980 con il sisma dell’Irpinia che aveva provocato un numero altissimo di feriti e vittime.

Questa lunga sequenza sismica iniziata il 24 agosto con il terremoto che ha visto colpita maggiormente l’aria di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto, è legato ad un complesso sistema di faglie estensionali che si estendono per un’area di circa 30 chilometri in direzione nord nord-ovest / sud sud-est, abbrcciando tutto il settore occidentale dei Sibillini comprendendo i bacini intra-montani di Castelluccio e Norcia.
La faglia principale annessa alla sequenza sismisca è stata con tutta probabilità individuata in quella chiamata del M. Vettore- M.Bove che ha mostrato nei settori in cui il piano di faglia emerge in superficie (versante ovest della Cresta del Redentore) già notevoli movimenti di rigetto anche superiori ai 20 cm sia dopo il sisma di agosto sia in seguito agli ultimi eventi.

L’energia in gioco e accumulata nel tempo è stata davvero molto elevata; questo lo dimostra anche l’intenso sciame sismico che è ancora in atto dopo la scossa più forte di domenica, che ha visto oltre 300 repliche di cui almeno 16 con magnitudo uguale o superiore a 4, non ultima quella di 4.2 registrata questa mattina alle ore 7:05 UTC.
Questo evento sismico vedrà ancora per molti giorni e settimane un continuo rilascio di energia con scosse di assestamento che potrebbero avere ancora picchi elevati; ma vista la notevole energia rilasciata dal evento di domenica, mi auspico che pian piano la faglia si scarichi con scosse di aftershocks a magnitudo sempre minore.
Questi bellissimi borghi come Visso, Ussita, Norcia e Castel Sant’Angelo sul Nera oggi gravemente danneggiati avranno sicuramente la forza di rialzarsi e guardare il futuro in un ottica di rilancio di queste bellissime montagne che avranno ancora tanto da offire.
Dott. Geol. Francesco Cangiotti
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