SETTIMANA INVERNALE CON NEVICATE COPIOSE IN APPENNINO E FIOCCHI FINO A QUOTE MOLTO BASSE
Dopo un parte centrale di marzo caratterizzata da tese correnti sud-occidentali che hanno fatto assaporare i primi tepori primaverili con massime anche prossime ai +20 gradi, nei prossimi giorni il clima tornerà a farsi decisamente più invernale.
Molti hanno parlato di un ritorno del Burian o Burano, in teoria se vediamo l’origine delle masse fredde in arrivo potremmo dire di si, ma in realtà a differenza del evento di febbraio in cui l’aria gelida ha raggiunto direttamente la nostra penisola, in questa situazione invece l’aria fredda in arrivo giungerà da noi solo dopo aver interessato il Regno Unito e l’Europa centrale. Su queste zone ormai da un paio di giorni sono in atto bufere di neve fino al piano e clima molto freddo, ma proprio questo ampio transito delle masse fredde determineranno un parziale stemperamento delle stesse che giungeranno sul nostro territorio fredde ma non così gelide.
Nella giornata odierna le correnti nord-orientali si stanno già facendo sentire sulle regioni settentrionali dove dal Friuli all’Emilia Romagna hanno già determinato il ritorno della neve fino in pianura.
Sulle Marche è presente una diffusa nuvolosità accompagnata da precipitazioni intermittenti più diffuse e persistenti sui settori appenninici e centro-settentrionali, con neve che sta cadendo in appennino oltre i 1000-1100 metri (quota neve per il momento un po più alta sui Sibillini).
A partire dalla prossima notte e ancor più dal pomeriggio/sera di domani l’ulteriore approfondimento di un minimo ciclonico sul medio-basso Tirreno agevolerà un maggiore afflusso di aria fredda sulla nostra regione, determinando nuovo deciso peggioramento a partire dal pomeriggio/sera di martedì.

Stando agli ultimi aggiornamenti tutta la regione tra domani sera e mercoledì pomeriggio sarà interessata da diffuse precipitazioni che a tratti risulteranno anche di moderata intensità in particolare a ridosso dei rilievi appenninici. L’ingresso alla quota di 1300 metri di isoterme tra -5 e -8 gradi favoriranno un deciso abbassamento della quota neve che mediamente si collocherà attorno ai 200-300 metri, ma con sconfinamenti fino a fondovalle sulle aree interne. Non escludiamo che fiocchi di neve anche misti a pioggia possano interessare pure il litorale ed in particolare le città di Pesaro e Fano.

L’apice dell’afflusso freddo lo raggiungeremo proprio tra la serata di mercoledì e le prime ore di venerdì, in cui il costante afflusso di aria fredda dai quadranti nord-orientali manterrà attiva una vivace instabilità con ancora occasione almeno fino alle prime ore di sabato di rovesci intermittenti, sotto forma di neve fino a quote molto basse e con grauplen misto a neve anche in pianura pur con temperature sopra lo zero.

Volendo fare una stima sugli accumuli, in totale a fine evento, le aree appenniniche al di sopra dei 1000 metri potranno registrare dai 50 agli 80 cm di neve fresca; dai 15 ai 40 saranno i centimetri possibili attorno i 400-600 metri, 5-15 cm tra 200 e 300 metri di quota in particolare sui settori interni. Per le aree costiere e pianeggianti, difficilmente si potranno registrare accumuli significativi se non qualche effimero centimetro che potrebbe depositarsi durante i rovesci più intensi.
Questa per ora linea di tendenza per i prossimi giorni, ma vista la situazione in costante evoluzione vi consiglio di rimanere aggiornati sul nostro sito con le previsioni giornaliere.
Dott. Geol. Francesco Cangiotti
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