19/03/2020 – COLATA DI ARIA ARTICA IN ARRIVO DAI BALCANI, MA ARRIVERA’ ANCHE LA NEVE?!

Cari lettori, dopo i primi segnali di questa importante retrogressione fredda vista dal modello americano GFS diversi giorni fa, anche il resto dei modelli nelle ultime emissioni hanno ormai confermato l’arrivo di una corposa retrogressione di aria artica che dopo aver aggirato la Finlandia, attraverserà l’Europa continentale e i Balcani giungendo sulla nostra penisola a partire da lunedì 23 marzo.

Anche qui ormai tutti modelli sono concordi nel vedere giungere sul medio-alto Adriatico e sulle regioni alpine centro-orientali isoterme alla quota di 1300 metri comprese tra -7° e -10°; valori di tutto rispetto considerando anche che ci troviamo quasi alla fine di marzo. Quest’aria molto fredda giungendo dai quadranti orientali e nord-orientali tenderà a scorrere sul mare Adriatico, avente una temperatura dell’acqua molto più alta dell’aria fredda in arrivo e arricchendosi di umidità. Questo quindi apporterà sicuramente un incremento dell’instabilità, tuttavia il verificarsi o meno di precipitazioni più diffuse e di maggiore entità dipenderà maggiormente dalla traiettoria del nucleo freddo in quota e da una possibile ciclogenesi sul Tirreno.

Secondo il modello europeo Reading il nucleo freddo con valori di -33/-35° a 500 hPa punterà dritto le regioni del medio-alto Adriatico mentre al suolo le corrente da nord-est potrebbero determinare tra mercoledì 24 e giovedì 25 la formazione di un minimo ciclonico tra la bassa Toscana e il Lazio. Se verrà confermata questa dinamica, le Marche vedranno precipitazioni da prima irregolari sotto forma di rovescio nella fase iniziale d’ingresso dell’aria fredda e successivamente tra il 25 e il 27 fenomeni più continui e di maggiore entità con stau marcato in prossimità dell’appennino. Ne potrebbero conseguire nevicate anche significative sui rilievi a partire dalla bassa collina (200-250 metri) in su, ma con episodi di grauplen o gragnola anche sulla costa specie tra lunedì 23 e martedì 24.

Il modello americano GFS invece, che per primo aveva previsto la colata artica, vede anch’esso sopratutto nell’ultima emissione serale l’arrivo diretto del nucleo freddo in quota con tese correnti orientali, ma senza la formazione di un minimo di pressione vero e proprio. Se prenderà vita questa ipotesi avremo si delle giornate molto fredde per il periodo con l’arrivo comunque di una -9° a 1300 metri, ma con probabilità di precipitazioni e quindi nevicate più ridotte. I fenomeni d’instabilità che si andranno a creare saranno essenzialmente per l’effetto ASE (Adriatic Snow Effect), specie nelle giornate di lunedì e martedì con rovesci di grauplen e neve a tratti fino al piano più probabili proprio sul comparto costiero e collinare retrostante, ma in un contesto comunque decisamente meno perturbato rispetto a quanto proposto da Reading.

Grafica riassuntiva della colata fredda in arrivo dai Balcani

Come vedete quindi è ancora prematuro fare una previsione definitiva sulla distribuzione e sugli accumuli nevosi previsti; potremmo monitorare l’evolversi dei modelli e sciogliere la “prognosi” solo nel fine settimana.

Rimanete aggiornati!!

A cura di:

Dott. Geol. Francesco Cangiotti

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